ERBE E PIANTE

Questa sezione dell'Angolo Utile descrive la Fitoterapia e le caratteristiche delle principali piante usate da questa pratica terapeutica.

  1. FITOTERAPIA

  2. PIANTE PRINCIPALI

 

1. FITOTERAPIA

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Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici – Leggi le avvertenze

Le pratiche qui descritte non sono accettate dalla scienza medica, non sono state sottoposte alle verifiche sperimentali condotte con metodo scientifico o non le hanno superate. Potrebbero pertanto essere inefficaci o dannose per la salute. Queste informazioni hanno solo un fine illustrativo: leggi le avvertenze.

La fitoterapia (a volte anche impropriamente definita fitomedicina) è, in senso generale, quella pratica terapeutica umana comune a tutte le culture e le popolazioni sin dalla preistoria, che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere. Data l’antichità di questa pratica, che con tutta probabilità rappresenta il primo esempio di pratica terapeutica umana, e data la sua generalizzata distribuzione geografica, è impossibile dare una descrizione di essa in termini di un sistema terapeutico specifico (come ad esempio è possibile fare per l’omeopatia). Piuttosto è sensato dire che l’utilizzo terapeutico delle piante si ritrova in tutti i sistemi terapeutici umani, da quelli più antichi e basati su osservazione ed empiria, a quelli più sofisticati e con livelli di complessità teorica elevata, fino alla moderna biomedicina. Dal punto di vista terminologico, limitandosi alla Unione Europea, solo da pochi anni, e limitatamente alla Gran Bretagna, esiste una categoria professionale istituzionalizzata di fitoterapeuti, con percorso formatico universitario distinto da quello previsto per la biomedicina, e con protezione legale del nome. Negli altri stati membri della UE il termine fitoterapeuta non ha valore legale, e la fitoterapia non è una branca riconosciuta delle biomedicina. Il termine viene dal greco phyton (pianta) e terapeia (cura).

La fitoterapia è considerata una medicina alternativa o complementare nella maggior parte degli stati membri della UE e negli Stati Uniti, anche se alcune piante e soprattutto alcune frazioni di pianta sono riconosciuti e sfruttati anche dalla medicina scientifica tradizionale. La medicina popolare si serve di queste sostanze da tempi immemorabili. Ippocrate citava il rimedio come terzo strumento del medico accanto al tocco e alla parola.

Principi attivi

Le piante sono fra le principali fornitrici di sostanze medicamentose. Vanno considerate veri e propri produttori e contenitori dinamici di sostanze chimiche (Firenzuoli, 2009). Nella loro evoluzione esse hanno sviluppato innumerevoli metaboliti secondari che svolgono per la pianta varie funzioni ecologiche (repellenza, difesa dagli erbivori, lotta contro altre specie vegetali per il controllo delle risorse, difesa dai parassiti, attrazione degli impollinatori, ecc.). Questi stessi metaboliti secondari hanno mostrato importanti attività farmacologiche nell'uomo. Ecco una lista esemplificativa dei vari principi attivi:

  • fenoli semplici
  • polifenoli - tannini e flavonoidi
  • glicosidi (fenilpropanoidi, antrachinoni, glucosinolati, iridoidi, glicosidi cianogeniche )
  • terpeni
  • terpenoidi e saponine (fitosteroli, glicosidi cardioattive , triterpeni)
  • olii essenziali e resine
  • alcamidi
  • alcaloidi


Le attività che questi metaboliti possono esercitare sulla fisiologia umana sono molteplici e sarebbe impossibile riassumerle brevemente, tuttavia una lista sommaria comprenderebbe:

  • sostanze tossiche
  • sostanze con attività ormonoregolatrici
  • sostanze ad attività antimicrobica
  • battericidi
  • virostatici
  • fungicidi
  • sostanze lassative
  • sostanze antinfiammatorie
  • sostanze attive sul sistema nervoso centrale e periferico
  • sostanze antiossidanti


Le moderne preparazioni fitoterapiche sono ottenute a partire dal materiale vegetale, sia fresco che essiccato, tramite estrazioni con solventi e metodiche diverse: se il solvente è l'etanolo in percentuali diverse si parla di estratti idroalcolici, solitamente chiamati tinture (o estratti fluidi; se il solvente è l'acqua si parla di infusi, decotti o macerati a freddo; se il solventeè un olio grasso si parla di oleoliti; l'estrazione con solventi diversi e non alimentari (esano, cloroformio, ecc.), che vengono poi eliminati, permette la preparazione di estratti molli e secchi. Alcune preparazioni sono costituite da estratti di singole piante, altri da combinazione di estratti da diverse piante. In particolare i medici hanno la possibilità non di preparare ma di prescrivere preparazioni vegetali che poi prepara il farmacista (medicinali galenici magistrali) Le preparazioni in libera vendita devono sottostare a vari standard di tipo qualitativo, mentre gli standard di efficacia e tossicologici vengono applicati (nella UE) solo a quei preparati ai quali venga riconosciuto lo status di farmaci vegetali (herbal medicines). Per i preparati che non rientrano in questa categoria valgono le regolamentazioni dei singoli stati membri.

Pericoli

L'uso di piante e dei loro derivati può essere utile nella terapia, ma spesso si verifica uno sfruttamento promozionale di piante ed erbe delle quali si vantano proprietà terapeutiche non documentate e delle quali talvolta si ignorano i possibili pericoli. Fortunatamente esiste oggi in Italia una specifica regolamentazione dei prodotti naturali (Firenzuoli, 2009; Silano, 2006). L'equazione "naturale = benefico" è infatti spesso un semplice tranello atto ad abusare della credulità di alcune persone: anche i virus, difatti, sono naturali, come pure i funghi velenosi o la cicuta con cui Socrate si suicidò. Anche le interazioni con i farmaci tradizionali devono essere valutate con attenzione così come gli effetti collaterali, ampiamente descritte fin dal 1996 (Firenzuoli, Le insidie del Naturale) e poi successivamente approfondite (Firenzuoli, 2001, 2008). Particolare attenzione va infatti posta al sistema enzimatico epatico ed intestinale P450 e alle sue varie isoforme, oltre che alla proteina di trasporto denominata P-gp (P.Campagna, 2008). In particolare oggi sappiamo che esistono molte piante che interagiscono con i farmaci, riducendone l'attività o al contrario aumentandone la tossicità, tutte situazioni che devono essere ben conosciute onde prevenire guai anche pericolosi (Firenzuoli, 2008).

Premesse fitoterapiche

La fitoterapia non esclude l'autoprescrizione, tanto che esistono fitoterapici da banco senza obbligo di ricetta medica (Silano, 2006). Per la prescrizione occorre

  • la laurea in medicina e chirurgia
  • meglio se accompagnata da una specifica formazione/specializzazione in fitoterapia
  • conoscenze su indicazioni, controindicazioni ed effetti collaterali di fitorimedi
  • conoscenze sulla ricettazione di fitoterapici (norme, convenzioni, abbreviazioni, combinazioni, dosaggi) e conoscenza di prodotti reperibili
  • conoscenze di galenica (preparazioni di piante e loro parti in rimedi galenici)
  • almeno minime conoscenze di erboristeria (piante, la loro crescita, coltivazione, raccolta, elaborazione e conservazione)

Fitoterapia popolare

La fitoterapia è una disciplina medica che ben si differenzia dalle pratiche tipiche della medicina popolare consente di curare e prevenire anche malattie non proprio banali. Impropriamente viene considerata una disciplina non convenzionale. La Fitoterapia per definizione non può essere popolare ma solo scientifica.

Ricettazione

Capacità di stilare una ricetta formalmente corretta a seguito di una corretta diagnosi e per una determinata e assicurata patologia di un determinato paziente.

Galenica popolare

L'arte di preparare preparati a base di erbe nasce dall'antica professione dei farmacisti o speziali, si chiama Galenica (dal nome del medico dell'antichità Galenus). Non è necessario avere delle attrezzature speciali per svolgere questo mestiere, basta una cucina ben attrezzata. Per contro bisogna possedere delle solide conoscenze culinarie ed erboristiche. Da questa si distingue la Galenica vera e propria che spetta solo ai farmacisti e per la quale occorre una specifica attrezzatura.

Erboristeria

L'erboristeria è la capacità di identificare, raccogliere e conservare le piante medicinali. Ai tempi questo era il mestiere dell'erborista. Oggi le poche piante ancora usate come medicamenti grezzi vengono coltivati da contadini specializzati. Raccogliere piante selvatiche con scopi farmaceutici richiede buone conoscenze botaniche ed ecologiche.

Fitoterapia, http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Fitoterapia&oldid=21139104 (in data 6 gennaio 2009).

 

2. PIANTE PRINCIPALI

Di seguito sono elencate le piante principalmente usate dalla fitoterapia.

  • Acetosa

  • Acetosella

  • Achillea

  • Aglio

  • Agrimonia

  • Alchechengi

  • Alchemilla

  • Alloro

  • Aloe

  • Altea

  • Ambrosia

  • Aneto

  • Angelica

  • Anice verde

  • Anserina

  • Aparine

  • Arancio amaro e dolce

  • Arnica

  • Artemisia

  • Asparago

  • Bardana

  • Basilico

  • Belladonna

  • Betonica

  • Betulla

  • Biancospino

  • Bistorta

  • Borragine

  • Borsa del pastore

  • Brionia

  • Buon Enrico

  • Calamo aromatico

  • Calendula

  • Camomilla

  • Camomilla romana

  • Cannella

  • Carciofo

  • Cardo mariano

  • Cardo santo

  • Carlina

  • Carota

  • Carrubo

  • Castagno

  • Cavolo

  • Centaurea

  • Centonchio

  • Cerfoglio

  • China

  • Cicoria

  • Ciliegio selvatico

  • Cipolla

  • Coda cavallina

  • Consolida maggiore

  • Corbezzolo

  • Coreggiola

  • Coriandolo

  • Crescione

  • Cumino dei prati

  • Dragoncello

  • Drosera

  • Echinacea

  • Edera comune

  • Edera terrestre

  • Elicriso

  • Enula campana

  • Erba gattaia

  • Erba Luigia

  • Erica

  • Erisimo

  • Eucalipto

  • Eufrasia

  • Farfara

  • Farfaraccio

  • Finocchio selvatico

  • Fiordaliso

  • Fragola

  • Fumaria

  • Gallio

  • Genepì

  • Genziana maggiore

  • Ginepro

  • Ginestra da scope

  • Gramigna

  • Iperico

  • Ippocastano

  • Issopo

  • Lampone

  • Lavanda

  • Levistico

  • Licopodio

  • Limone

  • Lino

  • Liquirizia

  • Luppolo

  • Maggiorana

  • Malva

  • Margheritina

  • Marrubio

  • Meliloto

  • Melissa

  • Menta

  • Mirtillo

  • Mugo

  • Nepetella

  • Noce

  • Olivo

  • Olmaria

  • Ononide

  • Ontano nero

  • Origano

  • Ortica

  • Parietaria

  • Passiflora

  • Peperoncino

  • Pervinca

  • Piantaggine

  • Pino silvestre

  • Polipodio

  • Polmonaria

  • Portulaca

  • Prezzemolo

  • Primula

  • Prugnolo

  • Pungitopo

  • Quercia

  • Rabarbaro

  • Rafano

  • Ribes

  • Romice

  • Rosa selvatica

  • Rosmarino

  • Rosolaccio

  • Rovo

  • Rucola

  • Ruta

  • Salice

  • Salsapariglia nostrana

  • Salvia

  • Sambuco

  • Santoreggia

  • Saponaria

  • Sedano

  • Senape nera

  • Serpillo

  • Spirea olmaria

  • Tanaceto

  • Tarassaco

  • Tiglio

  • Timo

  • Trifoglio fibrino

  • Uva ursina

  • Valeriana

  • Verbasco

  • Verbena

  • Verga d'oro

  • Veronica

  • Viola del pensiero

  • Vischio

  • Zenzero

 

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